Chi deve pagare cosa è uno degli aspetti più spinosi di un rapporto di affitto immobiliare. La legge e accordi tra le parti hanno liberato il campo da ambiguità e la situazione di oggi è piuttosto chiara.

In caso di contratto di locazione, la divisione delle spese tra il proprietario e l'inquilino è da sempre uno dei punti caldi del rapporto.

Le spese fisse in un condominio sono tante, dai professionisti alle attrezzature consumabili fino ai più complessi interventi di manutenzione straordinaria; oggi fortunatamente gli accordi tra le organizzazioni di categoria hanno fatto chiarezza sulla materia e i criteri da seguire sono chiari e stabiliti nero su bianco e una volta per tutte.

Il costo del condomino è citato nel contratto di affitto sotto la voce "oneri accessori", e si riferisce alle spese di gestione di un'appartamento o di una villetta indipendente.

È oramai una consuetudine che tutte le utenze dell'abitazione siano intestate al reale beneficiario, ovvero l'inquilino.

Quindi se le bollette di luce, gas e telefono arriveranno direttamente a chi ne fa uso, le spese condominiali devono essere sempre riferite al proprietario che a sua volta il proprietario le addebiterà all'inquilino secondo il piano di scadenza stabilito in sede di contrattazione.

Ogni anno l'amministratore del condominio spedisce ad ogni proprietario il consuntivo della gestione, con l'indicazione del conguaglio tra quanto effettivamente versato e l'ammontare complessivamente dovuto, oltre al dettaglio delle spese di gestione e di quelle relative alla proprietà, che in linea di massima rappresentano una chiara separazione delle spese che riguardano l'inquilino e di quelle che invece sono a carico del proprietario.

In base alle singole voci di spesa quindi il proprietario può comunicare all'inquilino l'eventuale differenza sugli oneri accessori dell'anno precedente e addebitare la cifra in difetto, o accreditare quella in eccesso a seconda del caso, evitando litigi e fraintendimenti.

Anche se in tal senso la legge non prevede alcun obbligo, per garantire la massima trasparenza il proprietario potrebbe inviare all'inquilino una copia del consuntivo insieme al preventivo di gestione per l'anno successivo, in modo che quest'ultimo possa eventualmente controllare la misura degli oneri accessori esattamente dovuti, e conoscere in anticipo quelli che gli verranno richiesti tra 12 mesi.

Comunque il locatario ha il diritto di richiedere l'intervento di un giudice nel caso sia convinto che le spese addebitate siano eccessivamente onerose in relazione alla qualità del servizio: il Codice Civile infatti impone al proprietario di eseguire tutte le riparazioni necessarie per il mantenimento dell'abitazione in buono stato per tutta la durata del rapporto di  locazione.

In ogni caso negli ultimi anni le rispettive organizzazioni si sono accordate su un piano comune che individua le spese a carico di una parte e dell'altra, sia per quanto riguarda la gestione condominiale, sia per la manutenzione dell'immobile.